Subito dopo il fermo di Dell’Utri a Beirut, Berlusconi
dichiara di essere stato lui a mandarlo lì per una delicata missione politica. Anche
se a giudicare da quanto dice il fratello di Dell’Utri
(“quando
Marcello parla Silvio ubbidisce”), viene qualche dubbio. Nell’attesa di capire
chi manda chi, i commenti di oggi sono di due tipi. Quelli che prendono la notizia
sul serio si domandano quali misteriosi intrecci possano celarsi dietro tale
iniziativa. Gli altri invece la riconducono al filone delle sparate storiche
che hanno distinto il personaggio, dall’intervento su Erdogan per la guida
della Nato all’aver trasformato Obama e Putin in amici per la pelle, sventando
addirittura una terza guerra mondiale.
Se però i protagonisti fossero due mafiosi, ci sarebbe
spazio anche per una terza interpretazione dell’uscita di Berlusconi, e cioè un
attestato di solidarietà e di sostegno insieme. Da parte sua, lo rassicura, continuerà
a fare tutto quello che è nelle sue possibilità. Sottolineiamo, se i
protagonisti fossero due mafiosi.
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