I risultati di queste elezioni sono il bilancio di un anno
di totale inconcludenza politica del M5S in parlamento. Un atteggiamento che
più volte ha richiamato alla mente il surreale regolamento di Comma 22:
“L’unico motivo valido per chiedere il congedo dal fronte è
la pazzia”. “Chiunque chieda il congedo dal fronte non è pazzo”.
Allo
stesso modo, fin dal primo giorno il M5S ha ripetuto lo stesso ritornello:
Se
ci sono da votare provvedimenti utili alla sopravvivenza delle PMI e a evitare
altri fallimenti e altri suicidi, il M5S è disponibile a votare insieme al
governo; se ci sono provvedimenti utili a determinare risparmi sulle finanze
statali, il M5S è disponibile a votare insieme al governo, ecc. In generale, il
M5S è disponibile a votare tutte le proposte del governo che ritiene possano
portare un beneficio alla collettività.
Solo
che se fosse dipeso dal M5S nella situazione politica venutasi a creare dopo le
elezioni politiche dell’anno scorso non ci sarebbe stato alcun governo e senza
governo nessuna proposta idonea a portare benefici alla collettività.
Ci sarebbero stati soltanto elezioni a oltranza e un
paese sull’orlo della schizofrenia come l’esercito americano nel romanzo citato.
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