Quando
nel lontano ’76 Montanelli annunciò che bisognava votare turandosi il naso pensava
di riferirsi al contesto politico dell’epoca. Probabilmente immaginava che fin
dalle elezioni successive
ci si sarebbe recati alle urne se non respirando a
pieni polmoni, almeno con le vie respiratorie libere. Invece, senza
saperlo, stava facendo una profezia, stava indicando la strada che l’elettore
italiano sarebbe stato destinato a percorrere negli anni successivi. Turarsi il
naso era solo la prima tappa. In seguito gli sarebbe toccato anche tapparsi gli
orecchi e chiudere gli occhi. E chissà che in futuro non gli tocchi pure
altro.
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