Quando un
paese si ritrova con un uomo “socialmente pericoloso” come massimo responsabile
della sicurezza, e non in conseguenza di un colpo di mano o di un’azione
violenta,
ma per la libera espressione della volontà popolare, e quando nello
stesso tempo a capo del governo c’era un altro con “spiccata capacità a
delinquere”, veramente non si trovano parole, verrebbe quasi da chiedere un
minuto di silenzio. In commemorazione della democrazia o della comune intelligenza,
o di entrambe, o anche solo per prendere tempo. Che tipo di consigli dei
ministri si possono immaginare? Con gli “attrezzi” sul tavolo? È lecito
supporre che di tanto in tanto vi prendesse parte anche Scarface? Boh…
Negli ultimi
anni uno degli sport preferiti da diversi commentatori politici è stato quello
di rinfacciare alla sinistra un presunto complesso di superiorità, secondo il
quale quelli che votavano Forza Italia dovevano essere per forza lobotomizzati
dalle televisioni e sostanzialmente incapaci di intendere e di volere.
Non stiamo
adesso a rimestare nel passato, riconosciamo pure all’ex elettore di Forza
Italia le migliori qualità di questo mondo a parte un’ovvia carenza di perspicacia,
ammettiamo che in cuor suo questo elettore fosse convinto di avere scelto fior
fiore di statisti, concediamogli pure un’amnistia virtuale, che non ha alcun
costo sociale e non si tira dietro alcuna polemica. e soprattutto non gettiamo ombre sull’acume dei
commentatori politici.
Ma quelli
che, dopo le condanne di Berlusconi, dopo Dell’Utri e amici e amici degli
amici, dopo le vicende dell’estroso Scajola, sempre più a metà tra la
Piovra e la sit-com, voteranno ancora Forza Italia, e saranno nella peggiore
delle ipotesi cinque o sei milioni di persone, in quale categoria andrebbero
collocati?
Quei cinque o sei milioni di elettori sono collegabili nella stessa categoria del loro capo nonche dei suoi amici e amici degli amici
RispondiEliminacon con questi numeri in circolazione, allora, nessun piano carceri potrà mai funzionare.
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