Il militante 5S varrà pure uno, ma bisogna riconoscere che alcune notizie
di ciò che succede all’interno del suo movimento gli arrivano con un certo
ritardo e non sempre attraverso la via
canonica del blog.
Apprende dell’esistenza di uno statuto vero da uno scoop giornalistico e
della missione di Grillo a Bruxelles da un tweet di Salvini. Scopre, sempre
attraverso gli odiati giornali della disinformazione, che i guru adesso sono
due, guru padre e guru figlio.
Per oltre un anno Casaleggio custodisce gelosamente, forse scambiandolo per
il terzo segreto di Fatima e preferendo non divulgarlo, il segreto della
macchinazione orchestrata all’ambasciata inglese per portare Letta al governo e
confermare Napolitano per un secondo mandato. E dire che una notizia del genere
all’epoca avrebbe fatto un bel botto.
Il militante 5S apprende poi del documento di autocritica dopo le elezioni
europee, ma subito dopo apprende di averlo appreso per sbaglio e che in realtà
non doveva apprenderlo.
Ieri viene a sapere da Messora che i verdi furono già contattati quasi un
mese fa.
Certo, se tutto ciò accadesse all’interno di una famiglia normale, il
diretto interessato avrebbe piuttosto la sensazione di valere due, inteso come
il due di coppe quando la briscola è a bastoni, ma forse nella democrazia
diretta funziona in maniera diversa. Trattandosi dell’avverarsi di un sogno,
forse al militante è concesso sognare a occhi aperti.
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