«Durante
il primo secolo della mia prigionia giurai che se qualcuno mi avesse liberato,
l’avrei fatto ricco anche dopo la sua morte, ma il secolo passò e nessuno venne
a salvarmi.
Nel
secondo secolo giurai di donare tutti i tesori della terra a chiunque mi
mettesse in libertà. Ma non fui più fortunato.
Nel
terzo secolo promisi di far potente monarca il mio liberatore, di stargli
sempre vicino ed accordargli ogni giorno per tre volte ciò che mi avesse
chiesto, qualunque cosa fosse: ma quel secolo passò come i precedenti, e io
rimase sempre nel medesimo stato.
Infine,
disperato, e molto irato di vedermi prigioniero per così lungo tempo, giurai di
uccidere senza pietà chiunque mi liberasse, non accordandogli altra grazia che
la scelta della morte. Poiché sei stato tu che oggi mi hai liberato, scegli
come vuoi che io ti uccida.»
Le
mille e una notte
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