«Che
domanda, messere?» domandò Fagotto all’uomo con la maschera.
«Allora» ribatté questi pensoso, «gli uomini sono tutti uguali…
(Amano i soldi, ma è
sempre stato così… L’umanità ama i soldi, non importa di cosa siano fatti: di
pelle, carta, bronzo o oro.) Sono frivoli… che farci… ma la pietà alle volte
pulsa nei loro cuori… gente normale… (in generale ricordano coloro che li hanno
preceduti, soltanto la questione degli alloggi li ha rovinati…)» e ordinò a
voce alta: «Rimettetegli la testa».
Il
gatto, presa con grande precisione la mira, calcò con cura la testa sul collo,
e questa si sistemò proprio al suo posto, come se non si fosse mai mossa. E
soprattutto sul collo non rimase neanche una cicatrice. Con le zampe il gatto
spazzolò il frac e lo sparato di Bengal’skij, e in tal modo scomparvero anche
le tracce di sangue.
Michail
Bulgakov, Il Maestro e Margherita
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