Ma
l’uomo dove va? Quanto meno, ogni volta si nota in lui un che d’impacciato nel
momento in cui raggiunge cosiffatti fini. Il fatto di raggiungerli gli piace,
ma averli raggiunti non proprio, e questo, certo, è
straordinariamente
ridicolo. Insomma, l’uomo è congegnato
in un modo buffo; in tutto ciò, evidentemente, c’è un gioco di parole.
Ma il due per due quattro è pur sempre una cosa arcinsopportabile. Il due per
due quattro, secondo la mia opinione, non è che sfacciataggine. Il due per due
quattro si da delle arie, vi attraversa la strada con le mani sui fianchi e
sputa. Sono d’accordo anch’io che il due per due quattro è una cosa eccellente;
ma se proprio si ha da lodar tutto, anche il due per due cinque a volte è una
cosuccia graziosissima.
Dostoevskij,
Memorie del sottosuolo
Pillole: Melville, Mobydick (5)
Pillole: Bulgakov, Il Maestro e Margherita (3)
Pillole: Dostoevskij, Memorie del sottosuolo (2)
Pillole: Melville, Mobydick (5)
Pillole: Bulgakov, Il Maestro e Margherita (3)
Pillole: Dostoevskij, Memorie del sottosuolo (2)
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