S’era
sentito dire quelle cose tante volte, che non avevano per lui nulla
d’originale. Emma rassomigliava a tutte le amanti; e il fascino della novità,
cadendo via a poco a poco al modo d’un vestito, lasciava apparire
a nudo
l’eterna monotonia della passione, che ha sempre le stesse forme e lo stesso
linguaggio. Non distingueva, quell’uomo così ricco di esperienze, la diversità
dei sentimenti che si cela sotto l’uniformità delle espressioni. Poiché labbra
libertine o venali gli avevano mormorato frasi simili, egli non credeva che
debolmente al candore di quelle; tutto andava sminuito, pensava, nei discorsi
infocati si nascondono gli affetti mediocri; come se la pienezza dell’anima non
traboccasse qualche volta dalle metafore più vuote perché nessuno, mai, riesce
a dare l’esatta misura delle proprie necessità, né dei propri concetti, né del
proprio dolore, e la parola umana è come un paiolo incrinato su cui veniamo
battendo melodie atte a far ballare gli orsi, quando vorremmo intenerire le
stelle.
Flaubert,
Madame Bovary
Nessun commento:
Posta un commento