In questi primi sei mesi di governo il migliore
alleato di Renzi è stato Grillo. Può sorprendere, ma questo dicono i fatti.
È vero, c’è Berlusconi, ma Berlusconi è esoso, e lo devi
accontentare in continuazione, e vuole la
prescrizione, e ti devi occupare delle sue televisioni, e s’impunta sulla
responsabilità civile dei giudici, ecc., insomma, è un alleato che costa caro.
Ci sarebbe pure Alfano, che si
accontenta di molto meno, ma anche a lui qualcosa bisogna concedere, e comunque
non è che sia di tutta questa utilità, anzi certe volte sembra che remi contro.
Grillo invece è il solo che si
adopera per facilitargli il lavoro senza chiedere nulla in cambio. Anzi, se può
portare una figura di alto profilo al Csm o alla corte costituzionale, preferisce
rinunciarvi e lasciare a Renzi un rappresentante in più, perché gli ripugna la logica
della spartizione, e se ha la possibilità di intervenire nella stesura di una
riforma, preferisce lasciargliela scrivere come e con chi vuole, perché non gli
piace la gente che sta seduta al tavolo.
Renzi si rammarica (e ringrazia).
Quelli che hanno votato Grillo forse si rammaricano soltanto.
Link:
Il dilemma dell'uomo di sinistra
New Delhi nuova meta preferita dei politici italiani
Link:
Il dilemma dell'uomo di sinistra
New Delhi nuova meta preferita dei politici italiani
Nessun commento:
Posta un commento