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luglio. Festa della Repubblica. Ho passeggiato per le vie. I petardi e le
bandiere mi divertono come un bambino. E tuttavia è stupido essere felici a
date prestabilite, per decreto del governo. Il popolo è un gregge imbecille,
a
volte ottusamente paziente, altre volte ferocemente ribelle. Gli si dice: «Divertiti»,
e si diverte. Gli si dice: «Vai a combattere il tuo vicino», e va a combattere.
Gli si dice: «Vota per l’Imperatore», e vota per l’Imperatore. Poi gli si dice:
«Vota per la Repubblica», e vota per la Repubblica.
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