Di colpo, al di fuori del suo essere, si produsse
qualche cosa, un dolore rovente, ed egli mandò un urlo scuotendo la mano
ustionata dal pungiglione di un fiammifero che aveva acceso dimenticandosi di
avvicinarlo alla sigaretta. Il dolore
passò subito, ma in quello squarcio di
fuoco aveva visto qualche cosa di intollerabilmente spaventevole, aveva
compreso tutto l’orrore della profondità abissale degli scacchi in cui andava
affondando.
Vladimir
Nabokov, La difesa di Luzin
Pillole: Nabokov, La difesa di Luzin (3)
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Pillole: Truman Capote, Altre voci, altre stanze (1)
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