Ogni
tanto Grillo se ne esce con uno dei suoi leitmotiv preferiti: senza il M5S che
ha convogliato il malcontento sociale su un binario democratico, in Italia ci
sarebbero i nazisti.
Ma veramente se Grillo si ritira arrivano i nazisti a
incendiare Montecitorio?
La
situazione nei paesi che si trovano in condizioni analoghe a quelle italiane ci
racconta un’altra storia. In Grecia il grosso del malcontento si è indirizzato
nella lista di Syriza, che oggi è il primo partito, mentre Alba Dorata è
rimasta ferma al 6%. In Spagna nessuna traccia di nazisti. Se si votasse oggi
il primo partito sarebbe Podemos, per certi versi simile al M5S ma con la non
piccola differenza di essere un movimento vero, e non una via di mezzo tra Berlusconi e Kim Yong-un. Nessuna traccia di svastiche
nemmeno in Portogallo, dove i sondaggi danno al primo posto il PS, fortemente
critico verso la politica di Bruxelles e orientato a far uscire il paese dall’euro.
Quello che Grillo in realtà ha impedito non è
stato il dilagare dei nazisti nelle vie della capitale, quanto la nascita di un soggetto
politico maturo in grado di rappresentare un’opposizione forte a queste politiche economiche. Il risultato delle sue grottesche performance è stato quello di neutralizzare
e mettere fuori gioco una fetta di opinione pubblica sufficientemente grande da
poter cambiare il paese.Link:
Il diritto di Grillo
Il mago Grillo
L'uomo che risolve dubbi
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