È
autunno. Come spesso accade in questa stagione, gli studenti occupano le
scuole. Tecnicamente si tratterebbe di una protesta contro il governo. I motivi
del resto non mancano, se è vero
com’è vero che i governi cambiano ma gli
investimenti nella scuola in rapporto al pil rimangono i più bassi d’Europa, e
insieme agli investimenti la considerazione.
La
novità di quest’anno è la sparata del sottosegretario Faraone, che prima
manifesta solidarietà agli studenti che occupano e poi, di fronte alle numerose
critiche di presidi e genitori, parla di “esperienza comunque formativa”. Ora,
assodato che formativa dovrebbe essere la scuola, e se bisogna affidarsi alle
occupazioni per formare i giovani, stiamo messi bene, e a questo punto sono
formative anche le aule che cadono a pezzi e la mancanza di carta igienica.
Assodato ciò, il sottosegretario si comporta come se all’occupazione di
Mirafiori, Marchionne anziché dare risposte manifestasse solidarietà agli
operai, magari subito dopo precisando: è un’esperienza comunque utile.
Ma
il sottosegretario non va colpevolizzato troppo. Lui non inventa niente. Si
limita a mettere in atto il verbo del governo Renzi. La ricerca del consenso
facile fatta di tweet, slogan e dichiarazioni a effetto. Certo, la maggior
parte di questi ragazzi ancora non vota, ma intanto vanno a scuola. A scuola di
populismo.
Nessun commento:
Posta un commento