All’indomani
dell’elezione del nuovo presidente della repubblica, i commenti dei giornali convergono sul medesimo aggettivo: normale. Un aggettivo che potrebbe
dar luogo a degli equivoci, poiché se Mattarella è normale, deve trattarsi di una normalità che non è normale per l’Italia.
Parla
a voce bassa. Non risulta che abbia mai insultato nessuno. Non si è mai visto in
un talk show. Quando comincia a circolare il suo nome per il Colle, l’unica
foto relativamente recente che i giornali riescono a recuperare è quella che lo
ritrae defilato nell’abito di giudice costituzionale simile a una comparsa
shakespeariana che esce di scena. Vive per trent’anni a Roma in affitto, senza
che un ente assistenziale o un costruttore di buon animo lo aiutino
nell’acquisto di una casa. Non ancora settantenne, praticamente quella che è la
seconda giovinezza per un politico, rinuncia al seggio parlamentare, dal quale
per essere schiodati di solito è richiesto l’intervento dei pompieri. Nel paese
in cui il profeta della decrescita felice salta da una villa all’altra, lui abita
in un trilocale.dar luogo a degli equivoci, poiché se Mattarella è normale, deve trattarsi di una normalità che non è normale per l’Italia.
In
una normalità fatta di barzellette e urla, dentro e fuori dal parlamento, tutt’al
più può rappresentare la speranza, o forse il sogno di un'altra normalità.
Link:
Ciao Enrico,
RispondiEliminaio questa normalità l'apprezzo molto e spero che non si "evolva" in niente di clamoroso, che c'è solo da perdere lungo quella china perniciosa!
Fata C
penso che siamo in molti ad apprezzarla, solo che di questi tempi suona strano chiamarla normalità. ciao.
Elimina