Nonostante non raggiunga le
vette di Scajola, il chiarimento di Lupi non è male. Dice il ministro: se
avessi saputo del Rolex avrei detto a mio figlio di non accettarlo. Escludendo
quindi
l’ipotesi che il figlio abbia tenuto nascosto il prezioso orologio, vuol
dire che quando gliel’ha visto al polso e ne ha appreso la provenienza, Lupi ha
ritenuto che ormai era troppo tardi per non accettarlo. Solo se Perotti, il
donatore, lo avesse informato in anticipo, dicendogli “guarda che ho intenzione
di regalare un Rolex a tuo figlio per la sua laurea”, Lupi avrebbe potuto dare
il suo saggio consiglio al figlio. Mettiamo il caso, però, che il figlio avesse
un giorno notato l’elegante abito del padre e gli avesse chiesto quanto gli
fosse costato, Lupi si sarebbe venuto a trovare nuovamente in imbarazzo. Non
potendo mentire al figlio, poiché un cattolico praticante non mente, tanto meno
al figlio, avrebbe dovuto ammettere che l’abito aveva la stessa provenienza del
Rolex rifiutato. Lupi avrebbe quindi dovuto rispondere alla prevedibile domanda
che ne sarebbe seguita e spiegare al figlio perché è opportuno rifiutare un
Rolex da diecimila euro ma si può invece accettare un abito che molto meno di
diecimila euro non deve costare. Cosa avrebbe risposto Lupi è difficile
immaginarlo, però sarebbe interessante, e forse pure istruttivo, se adesso, che
è in vena di offrire chiarimenti, potesse spiegarlo anche agli italiani.
Link:
Vestire gli ignudi
Gli eroi del nostro tempo
La cupola romana
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