Se
la nostra epoca dovesse meritarsi un nome, dovrebbe chiamarsi l’epoca della
prostituzione. La gente si abitua a un vocabolario da puttane. Una volta
incontrai
Sommerwild dopo una di queste discussioni – “Può l’arte moderna
essere religiosa?” – e mi domandò: Sono stato bravo? Le sono piaciuto?
Alla
lettera le stesse domande che una prostituta fa al suo cliente che si congeda.
Ci mancava soltanto che aggiungesse: Mi raccomandi ai suoi amici.
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