Sono
uscita da Istanbul una sola volta, dentro il borsellino di un derviscio di
Edirne che andava a Manisa. Quando i briganti ci tagliarono la strada e
dissero: “O la borsa o la vita!”, il povero derviscio,
in fretta e furia, ci
nascose nel buco del suo didietro. Qui puzzava peggio della bocca di quell’uomo
cui piaceva l’aglio, ed era molto scomodo. Ma subito dopo successe una cosa
ancora peggiore, perché i ladroni smisero di dire al derviscio “O la borsa o la
vita!”, ma “O l’onore o la vita!”, e si misero in fila. Meglio non raccontarvi
quel che patii in quel buchetto. Per questo motivo non mi piace uscire da
Istanbul.
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