Dunque,
se si tratta di bombardare, magari per distruggere armamenti inesistenti, possiamo contare
sul Regno Unito. Con l’appoggio dell’Onu o senza appoggio dell’Onu,
con
l’accordo degli altri paesi europei o senza il loro accordo, non c’è problema,
il governo inglese è sempre pronto ad agire. Se invece c’è da fare i conti con
le conseguenze di tanto slancio bellico, se si tratta di assumersi le
responsabilità delle migliaia di profughi che tali conflitti comportano, il
discorso cambia. La patria del moderno stato di diritto non concede asilo a chi
fugge dalle guerre che essa stessa ha provocato o contribuito a provocare. Il
massimo che Cameron può fare per loro è aiutarli a raggiungere “il paese sicuro
più vicino”, uno di quelli cordialmente chiamati piigs. Insomma, il Regno Unito riconosce i diritti del rifugiato in accordo con la Convenzione di
Ginevra ma a condizione che si rifugi altrove.
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