Fabrizio lo aveva
perfettamente notato il giorno che era entrato alla cittadella, e Grillo, che,
come tutti i carcerieri, si compiaceva di vantare la sua prigione, glielo aveva
più volte spiegato:
egli non aveva dunque speranze di fuga. Tuttavia si
ricordava una massima dell’abate Blanès: “L’amante pensa più spesso a giunger
presso la sua diletta che non il marito a custodire la moglie; il prigioniero
pensa più spesso a fuggire che non il carceriere a chiudere la porta; quali che
siano dunque gli ostacoli, l’amante e il prigioniero debbono riuscire”.
Stendhal,
La certosa di Parma
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