Qualche anno fa
Tremonti, che credeva o a al quale avevano fatto credere di poter diventare uno
dei capi, se non il capo, della Lega, nel corso di un comizio a Bologna
affiancato
da pezzi grossi del partito se ne uscì con una frase memorabile: noi siamo
quelli che non hanno mai letto un libro. Se allora dalla piazza si levarono applausi fu probabilmente perché i presenti prendevano le parole dell’ex ministro come una sorta di
omaggio alla propria ignoranza, non perché le reputassero vere. Anche il pubblico leghista, infatti, che pure non brilla, come il gorilla di De André, né per lo spirito né per il gusto, sapeva bene che Tremonti di libri deve averne letti tanti e ne ha pure scritti, e il suo null’altro voleva essere se
non un innocente e un po' goffo tentativo di captatio benevolentiae.
Oggi il nuovo leader
non ha di questi problemi. Condividendo la stessa ignoranza del suo pubblico,
ne parla la lingua ed è immediatamente comprensibile. Non ha bisogno di
studiare frasi a effetto, gli vengono spontanee. Se si mettesse per iscritto un
suo discorso e lo si confrontasse con quello pronunciato al bar di quartiere da
uno dei tanti vichinghi cornuti o ruspodotati che stanno ai piedi del palco
durante i suoi comizi, nessuno saprebbe dire questo è di Salvini e questo del
vichingo cornuto o ruspodotato. Probabilmente nemmeno lo stesso Salvini.
Alcuni
commentatori politici, forse per deformazione professionale o forse timorosi di
confluire nella più vasta categoria dei disoccupati, persistono nel proporre
chiavi interpretative del crescente consenso riscosso da Salvini. Così un giorno il leader leghista da voce al disagio delle
periferie, un altro ai piccoli imprenditori schiacciati dal fisco, ecc. Ma se
vogliamo prendere atto della realtà e dire pane al pane, Salvini da voce
soprattutto all’ignoranza. Non credo, dicendo ciò, di rischiare di offendere qualcuno. L’ignoranza non solo è stata sdoganata, ma è
diventata trendy, tanto da costringere chi invece i libri li legge (come
nell’apologo di Tremonti) a ripudiarli pubblicamente. Non ci troverei nulla di
sorprendente se nelle future competizioni elettorali il faccione da mantenuto
di Salvini fosse accompagnato da slogan come: “l’ignorante autentico vota Salvini” o
“ignoranti di tutto il paese, unitevi”.
Link;
La nuova destra
La versione di Salvini
Link;
La nuova destra
La versione di Salvini
Nessun commento:
Posta un commento