La fondazione di Renzi è Open. Ma proprio open. Tanto da accogliere finanziamenti di diverse multinazionali straniere,
le quali evidentemente, tra un business e l'altro, hanno preso a cuore le sorti della sinistra nella nostra Penisola. Ce n'era bisogno. Un cinquanta percento dei finanziatori, invece, preferisce beneficiare della legge sulla privacy e non rivelare il proprio nome. Deve trattarsi, con tutta probabilità, di vecchi elettori di sinistra che solo un antico senso di pudore trattiene dall'uscire dall'anonimato.
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Timeo danaos et dona ferentes
il pubblico di Ballarò
La comunicazione del PD
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