Un’altra idea che mi danneggia è questa: che noi tutti si viva tante volte il numero dei giorni fissati, come operai che licenziati al tramonto
vengano riassunti all’alba. Mettendomi a letto, ogni sera, compio un atto incalcolabile. Sarò nella lista, il giorno dopo? E il pensiero di non svegliarmi (e perché dovrei svegliarmi?) mi spinge a vivere ogni giorno daccapo, con tutte le futili noie che derivano da una simile predisposizione d’animo. Io muoio alla giornata, posso ben dirlo.
Ennio Flaiano, Autobiografia del blu di Prussia
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