Si
parla molto di miss Italia in questi giorni, non per la bellezza, ma per la
sciocchezza. Eppure, almeno il 60% delle critiche devono essere ingiustificate,
ché questa è la percentuale di persone che non leggono nemmeno un libro
all’anno e che quindi non devono essere messe molto meglio. Ma non devono
essere messi molto meglio nemmeno quei giornalisti che continuano a rivolgerle
domande del tipo: quale riforma dovrebbe fare il governo?
La
colpa di miss Italia in fondo è quella di rappresentare l’Italia, oltre che per
la bellezza anche per il valore assegnato all’istruzione. Del resto, un ex
ministro dell’economia ha detto che con la cultura non si mangia e a presiedere
la commissione cultura della Camera c’era fino a qualche mese fa un certo
Galan i cui meriti culturali sono tutt'altro che noti.
Il
solo errore di Miss Italia è di non avere accanto un addetto alla comunicazione
che la sappia valorizzare, e anziché obbligarla a goffi tentativi per rimediare
all’infelice uscita, la invogli a ostentare l’ignoranza e a far proprie alcune
delle tanti boutade apparse sulla rete.
È la via più breve e più sicura per diventare un personaggio, il metodo Razzi.
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