In breve. L'Arabia Saudita è una monarchia assoluta a carattere teocratico. Non esiste un parlamento e l'unica legge in vigore è la Shari'a.
L'Arabia Saudita è la culla del Wahhabismo, corrente radicale dell'Islam, al quale si rifanno i principali gruppi terroristici islamici, a cominciare da Al Qaeda. La monarchia saudita finanzia in tutto il mondo la costruzione di moschee che seguano tale orientamento, mentre molti sauditi hanno finanziato e sostenuto l'Isis. Dall'Arabia Saudita arriva anche il più alto contingente di foreign fighter che combattono agli ordini di Al-Baghdadi, circa tremila. Dall'Arabia Saudita, infine, giusto per ricordarlo, provenivano 15 dei 19 attentatori dell'11 settembre.
L'Arabia Saudita è la culla del Wahhabismo, corrente radicale dell'Islam, al quale si rifanno i principali gruppi terroristici islamici, a cominciare da Al Qaeda. La monarchia saudita finanzia in tutto il mondo la costruzione di moschee che seguano tale orientamento, mentre molti sauditi hanno finanziato e sostenuto l'Isis. Dall'Arabia Saudita arriva anche il più alto contingente di foreign fighter che combattono agli ordini di Al-Baghdadi, circa tremila. Dall'Arabia Saudita, infine, giusto per ricordarlo, provenivano 15 dei 19 attentatori dell'11 settembre.
La domanda che viene dunque da porsi è: se già siamo amici di vecchia data con l'Arabia Saudita, dove si usa tagliare
teste, esporre cadaveri fino alla putrefazione, lapidare e frustare e dove
l'adulterio, l'omosessualità e l'apostasia possono anche essere puniti con la pena di morte,
non potremmo provare a diventare amici anche con l'Isis?
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