Sarà un deficit tutto mio, ma non ho ancora capito quale sia la politica economica che ha in mente il M5S. Dice l'onestà, l'onestà,
ma se basta l'onestà, a capo di un ministero puoi metterci un qualsiasi funzionario onesto, che di solito ne sa pure più del ministro, e in certi casi anche molto di più. Se c'è bisogno di un politico è per fare delle scelte, di destra o di sinistra che siano.
Dice destra e sinistra sono ormai superate. Sì, saranno pure superate, ma se ci sono cento milioni devi decidere se darli a chi ha di più o a chi ha di meno.
Dice diamo un colpo al cerchio e uno alla botte, facciamo cinquanta all'uno e cinquanta all'altro, così sono tutti contenti.
Beh, allora non è che destra e sinistra siano superate, è il M5S ad averle superate piazzandosi al centro. Del resto, se in Italia ogni partito che nasce guarda al centro, niente di strano che anche un non-partito faccia la stessa cosa.
Ecco, questa giovane onestà che dà ragione a chi vuole più stato e a chi vuole meno stato, a suo agio alle manifestazioni dei docenti come al tavolo della Trilateral, terzomondista ma anche amica di Usa e Regno Unito, ecco, questo giovane Di Maio che non scontenta nessuno mi ricorda tanto l'onestà dei giovani democristiani, dei Casini e dei Mastella nella loro verde etade.
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Grillo che non si spiega cose
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