a un ballo in maschera. Non è questo il problema.
Né a Grillo interessa di come sia concretamente amministrata la città di Parma e del fatto che sia stata inclusa tra i comuni virtuosi. Anche se venisse inserita nella lista delle città col più alto numero di miracoli con contestuale avvio della causa di beatificazione del sindaco, non cambierebbe nulla.
Il vero problema è che Pizzarotti non solo non ha imparato ancora a dire Beppe ha sempre ragione, ma di tanto in tanto dice pure pure Beppe sbaglia. Ecco il motivo per cui si è ritrovato a recitare la parte del signor K del M5S, alle prese con un processo nel quale non si conoscono né le norme né il tribunale.
Adesso però sembra che i militanti certificati del M5S verranno chiamati a votare alcune modifiche importanti, tra le quali quella di irrogare sanzioni diverse dall'espulsione, come una sospensione di 12 o 24 mesi. Una regola utile a risolvere il caso del sindaco di Parma, liberandolo, almeno temporaneamente, dalla situazione kafkiana nella quale si è venuto a trovare.
Come dire: fatto l'inganno, trovata la legge.
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E venne il momento del trattamento sanitario obbligatorio
La decrescita felice degli altri
Così è il M5S (se vi pare)
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