(facendo leva sul luogo comune dello sciopero di venerdì, come se di venerdì il lavoratore non rinunciasse alla retribuzione della giornata di lavoro), non è quell'italiano incapace di fare due più due, e quindi di comprendere che difendendo i diritti degli altri difende anche i propri. Non è nemmeno un esponente di Confindustria o un nostalgico dei treni di quando c'era Lui. No, a scrivere questo tweet è il capo del partito che presume di rappresentare la sinistra e i lavoratori.
Eppure si è trattato di uno sciopero annunciato in anticipo ed esercitato nel rispetto delle regole. Se poi ha creato disagio a chi doveva recarsi al lavoro, lo ha creato perché il disagio è conseguenza di ogni sciopero. Ma l'autore del tweet punta proprio ad alimentare la guerra tra i poveri per raccogliere il consenso di quell'italiano incapace di fare due più due, che solo può pensare di evitare i disagi combattendo i diritti, non rendendosi conto che un diritto tolto agli altri oggi è un diritto in meno di cui egli stesso potrà beneficiare domani.
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